Dal racconto “Il Sogno” scritto da Novella Ivaldi, durante l’esperienza di ristrutturazione di quella che diverra’ la romantica Locanda “Le Petit Chateau” sita nell’entroterra di Finale Ligure:

“…Le viti…Le viti…quale magia.
Un giorno d’autunno, quando gli alberi ormai doravano le loro foglie, vidi un grosso tronco che spuntava rigido e annerito, quasi bruciato, appena al di sopra di una fascia.
Chiamai Andrea, pensando fosse un tronco secco da togliere ma lui, avvicinandosi, riconobbe una vite.
La pulimmo, facendole spazio tutt’ intorno, lasciandola finalmente libera di respirare e godersi il calore del sole, essendo esposta a Sud.
In primavera nacquero le prime gemme, che divennero foglie.
La potammo a tempo debito e l’anno dopo esplose, facendo i primi grappoli d’uva.
Sembra forse ridicolo, ma non avevo mai visto un grappolo d’uva nascere.
E’ davvero una magia che ricorre ogni anno; adesso quando bevo un bicchiere di vino, so quale fantasioso arcano la natura utilizza per permettere a noi tale delizia e visualizzo quel primo, piccolissimo grappolo d’uva appena nato e penso alla delicata strada che dovrà percorrere.
Quella vite ad oggi, nel periodo estivo, corre lungo una buona parte del muro a secco sul quale e’ appoggiata, e ne ricopre circa la metà in altezza………….e nel 2008 ci ha regalato un profumatissimo passito.”

Personalmente ho un bellissimo e nitido ricordo del lunedi’ di Pasqua dell’anno scorso, trascorso al Petit Chateau in compagnia di Novella e Andrea insieme a mia moglie Maria Vittoria ed al nostro figlio Emanuele che allora aveva sette anni. L’atmosfera di calda ospitalita’ e di vera familiarita’ ci impressiono’ moltissimo, tanto che, giunti a casa, Emanuele ci domando’: “Mamma, Papa’ quando ci ritorniamo?”

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